O cieco, storto, lungo e stretto, con un pilastro sporgente ed una colonna montante. Perché in appartamenti che hanno sempre meno metri quadrati ed anche l’esigenza di ricavare un secondo bagno, c’è bisogno di armonizzare praticità con estetica.
Il segreto per ristrutturare e arredare un bagno piccolo sono tutte quelle soluzioni definite salvaspazio e l’adozione di stratagemmi di progettazione.
Perché un bagno angusto non deve essere vissuto come uno sgabuzzino o uno spazio relegato alla lavanderia, magari da nascondere agli ospiti. Ha il vantaggio di essere facile da pulire, di creare meno stress in famiglia che si può dividere tra le due toilette. E può avere personalità e carattere. Per diventare poi il bagno più ambito della casa.
Nella scelta dei sanitari, gusto personale e costo possono essere i primi elementi da tenere in considerazione. Ma un bagno deve anche essere praticità: fondamentale, quindi, considerare le giuste dimensioni tra un sanitario e l’altro. E, se si hanno spazi ristretti, si può optare per dei sanitari piccoli, filomuro o sospesi.
Si parte dalla posizione del water, che deve rimanere nei pressi della colonna di scarico. Il bidet, dovrebbe stare possibilmente di fronte o di fianco al wc.
Rispettare le distanze minime fra i vari elementi consentirà di avere un bagno più agevole, senza passaggi stretti e posizioni poco comode.
La norma UNI 9182 regola lo spazio che deve esserci tra i vari elementi del bagno. Ecco quali sono le misure da adottare:
I rivestimenti di un bagno piccolo devono giocare sul formato delle piastrelle e sui toni del rivestimento. Ci sono colori che ampliano visivamente gli ambienti ed altri che invece lo rimpiccioliscono. Nel caso di un bagno piccolo è bene puntare su tinte fredde, che rilassano chi li osserva e sembrano allargare la stanza più di quanto sia in realtà.
I colori freddi fanno respirare, un rivestimento uniforme e senza fughe, come possono essere la resina o il cemento, donano una certa aria all’ambiente, le piastrelle grandi ingannano l’occhio, pavimenti a piastrelle piccole con decorazioni fitte possono dare la percezione ottica di uno spazio meno angusto.
Utilizzare una porta scorrevole fa guadagnare spazio all’interno del bagno.
Altra soluzione per ottimizzare gli ingombri sono le porte a soffietto, più economiche, ma di minore appeal o le porte rototraslanti che uniscono praticità a estetica.
L’illuminazione va studiata sul posto, anche in virtù della posizione del bagno e di eventuali finestre, ma in linea di massimo possiamo dire che una progettazione intelligente delle luci potrebbe creare atmosfera, evidenziare alcuni dettagli del bagno, dare profondità.
Si può optare per soluzioni poco invasive come faretti ad incasso, applique, plafoniere, specchi retroilluminati, come su soluzioni continue di luce che disegnano i profili di una stanza, ma anche lampadari a soffitto leggeri, capaci però di dare carattere all’ambiente.
Il ricambio d’aria è fondamentale, anche in un bagno piccolo, per garantire una buona qualità dell’aria, combattere cattivi odori e umidità. Le soluzioni in un bagno angusto possono essere una finestra posizionata in alto, magari di dimensioni ridotte, con apertura a battente, a vasistas o combinata.
O, se si è in mansarda, una finestra velux. Oppure, se il bagno è cieco, va posizionato un impianto di areazione meccanica.
Bisogna giocare sulle altezze, con colonne verticali e mobili ed accessori sospesi: ottimizzano lo spazio, facilitano pulizia ed ordine. E poi gli specchi: uno dei migliori alleati per ampliare gli ambienti, specie se posizionati di fronte alla porta d’ingresso.
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Quando vorrai, noi ci siamo.