L’acquisto di una nuova caldaia porta con sé tante domande: quale modello acquistare? Con quali caratteristiche? Perché scegliere una marca rispetto a un’altra?
È per questo che il Gruppo Cantarini ha scritto per voi questa breve guida su come scegliere una nuova caldaia per la vostra casa.
Se la vostra caldaia sembra funzionante anche dopo diversi anni forse non sentirete l’esigenza di acquistare un vostro modello. Eppure, negli anni abbiamo assistito a notevoli evoluzioni che hanno migliorato nettamente l’efficienza di tutti gli elementi deputati sia al riscaldamento che alla produzione di acqua calda per le nostre abitazioni.
La “domotica” ne è un esempio lampante.
Quindi il nostro primo consiglio è di valutare un nuovo acquisto innanzitutto perché il miglioramento dell’efficienza energetica significa un vantaggio anche dal punto di vista dell’economia domestica e in bolletta.
La seconda ragione che dovrebbe spingervi a cambiare caldaia, o quantomeno valutarne lo stato, è sicuramente quanta sicurezza vi riesce a dare. Se è stata sottoposta a diversi interventi di manutenzione forse è il caso di investire su un nuovo modello, più sicuro ed efficiente.
Fatta questa doverosa premessa, ecco come scegliere una nuova caldaia. Ci concentreremo però su 3 fattori fondamentali per iniziare a farvi orientare tra le varie scelte disponibili.
Prima regola: bisogna capire quanta energia serve per riscaldare il vostro appartamento o la vostra abitazione.
Il primo e fondamentale parametro è questo: una caldaia sottodimensionata non riuscirà a produrre sufficiente calore e manterrà alti i costi per il riscaldamento.
Seconda classica domanda a cui rispondere: meglio una caldaia tradizionale o a condensazione?
Beh, diciamo subito che le caldaie “tradizionali” in realtà hanno già subito un notevole cambiamento. L’Unione Europea, già da qualche anno, ha imposto la loro commercializzazione solo se sono provviste del marchio “Erp”: questo marchio certifica il loro funzionamento in base a rigidi criteri di efficienza energetica, prestazioni e sicurezza.
Quindi anche la caldaia “tradizionale” che trovate in commercio è già di per sé qualcosa di diverso rispetto a modelli di diversi anni fa.
Il funzionamento di una caldaia tradizionale rimane invariato: bruciando combustibile, l’acqua viene scaldata e utilizzata per il riscaldamento o per l’uso quotidiano. I fumi prodotti vengono poi spinti al di fuori della caldaia con appositi sistemi.
La caldaia a condensazione sfrutta invece questi fumi per produrre nuova energia, attua una sorta di “riciclo” dai fumi di scarto. Si capisce che ci troviamo di fronte a un modello molto più efficiente, anche se più costoso, che ha però un piccolo limite: i radiatori non devono essere di dimensioni troppo ridotte rispetto all’ambiente in cui sono installati e l’edificio deve avere un ottimo isolamento termico.
Questi due elementi farebbero lavorare la caldaia a ritmi troppo elevati facendo perdere efficienza alla caldaia.
Le caldaie si dividono anche in base al tipo di combustibile che utilizzano: metano, gpl, biomasse.
Le prime sono le più diffuse perché il metano è “naturalmente” distribuito nelle condutture delle case, le seconde invece necessitano di un serbatoio e quindi di uno spazio a parte per lo stoccaggio per il carburante. Il terzo tipo, le caldaie a biomasse, sono più ingombranti rispetto le precedenti ma permettono di risparmiare sulla materia prima utilizzata sulla combustione.
Speriamo che con il nostro articolo abbiamo in qualche modo chiarito alcuni aspetti legati alla scelta di una nuova caldaia.
Altre valutazioni sono estremamente tecniche e andrebbero discusse con la dovuta calma.
Per questo vi invitiamo a visitare il nostro showroom o a contattarci per chiedere un appuntamento con i nostri consulenti. Saremo felici di aiutarvi con la scelta non solo di una nuova caldaia, ma anche in caso abbiate l’esigenza di cambiare termostufe, termocamini o radiatori di arredo.